ROMA – L’8 agosto il nostro conto corrente planetario andrà a zero. Niente più risorse rinnovabili disponibili. Niente cibo. Niente legname. Naturalmente non moriremo di fame, le industrie non si fermeranno, le vetrine resteranno straripanti di merci e di cibo. La vita continuerà a scorrere senza scossoni apparenti, ma con una differenza profonda. Dall’8 agosto cominceremo a consumare il futuro: cattureremo animali che non si sono ancora riprodotti, taglieremo alberi che non ricresceranno, prenderemo a prestito una ricchezza che appartiene alle prossime generazioni.